FAQ Category: Tè e Salute
Ho una leggera allergia al nichel solfato e nell’elenco dei cibi che lo includono compare il tè, in diverse concentrazioni. Volevo sapere se c’è una tipologia di tè
che non lo contiene.
Sono molte le domande relative al rapporto tra il tè e varie patologie, che è speculare al tradizionale tè e salute.
Abbiamo scelto questa delle allergie perché ci ha dato la possibilità di presentare un aspetto nuovo e perché ci permette di leggere una nuova e esauriente risposta del nostro amico dott. Gianluigi Storto, chimico e autore de Il Grande Libro Italiano del Tè, ed. Avverbi.
Il Nichel è un metallo i cui effetti allergenici sono noti da molto tempo. Esso è presente non solamente in leghe di questo metallo o in metalli che lo contengono come impurezza (per esempio l’argento) ma anche in molti prodotti industriali, come i detergenti e le margarine. Infatti il nichel è spesso usato come catalizzatore in certe reazioni chimiche per cui una minima quantità ne rimane nel prodotto finito. Questo è il motivo per cui molti manifestano l’allergia tipica al nichel anche in presenza di detersivi o di cibi che contengono grassi parzialmente idrogenati (le margarine, peraltro dannose per tutta una serie di motivi di diversa natura), praticamente ubique nei prodotti da forno di origine industriale.
Come molti altri metalli, il nichel è presente nel terreno ed è assorbito dai vegetali in quanto risulta biologicamente essenziale, che significa che senza di esso non si può vivere. Cavie tenute infatti in rigorosa assenza di questo metallo, hanno manifestato problemi gravi. Ovviamente i quantitativi richiesti sono estremamente bassi e questo fa sì che gli organismi ne assorbano piccole porzioni. Di conseguenza moltissimi vegetali – o arni di animali che mangiano questi vegetali- contengono nichel, chi più e chi meno. La liquirizia e i pomodori, per esempio, ne contengono un bel po’ ma anche la Camellia sinensis ne riesce ad accumulare fra gli 0,03 e 1 milligrammo per chilo. Il cacao arriva a contenerne fino a circa 10 mg/kg.
In genere l’allergia al nichel è di tipo dermatologico, nel senso che la principale fonte di contatto è cutaneo. Tuttavia in soggetti che manifestano questo tipo di allergia, l’ingestione di alimenti contenenti nichel può peggiorare il quadro clinico. Dato che come dicevo il cacao e la liquirizia contengono molto più nichel del tè, per essere certi che l’esposizione per ingestione al nichel dia effettivamente problemi allergici, farei prima la prova con questi alimenti, prima di eliminare il tè.
Per quanto riguarda il contenuto di questo metallo nei vari tipi di tè, è assolutamente impossibile predirlo, in quanto esso dipende direttamente dal contenuto di nichel nel terreno su cui era coltivata la pianta. Raccolti provenienti da piantagioni diverse, pur della stessa varietà, conterranno dunque quantitativi di nichel diversi ed imprevedibili a priori. Non mi risulta esistano tè nichel free, così come invece esistono oggetti privi di nichel e destinati appunto a chi soffre di allergia a questo metallo. Sicuramente sconsiglierei a un allergico al nichel di bersi una tazza di tè alla russa, ovvero da un bel samovar d’argento… Una precisazione: l’allergene è il nichel ed ovviamente tutti i sali di questo metallo che siano ovviamente solubili e biodisponibili. Fra questi anche il nichel solfato, ma l’attenzione va al metallo, non tanto all’anione solfato, in questo caso del tutto innocuo.